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Come scegliere il nome giusto per il tuo brand? Ecco tutto quello che devi sapere

Stai cercando il nome giusto per il tuo brand e non sai come scegliere? Segui i nostri consigli per non rischiare di sbagliare una scelta così strategica!

Il nome del brand infatti è fondamentale: simboleggia l’identità dell’azienda e, insieme al logo, è il suo primo biglietto da visita. In poche parole, il nome rappresenta il brand, i suoi valori e il suo messaggio. Per questo l’attività di brand naming è uno dei momenti chiave nell’avvio del proprio business. Scegliere il nome del brand richiede il giusto mix di creatività e strategia di marketing, per definire con una sola parola o poco più una realtà complessa come quella aziendale.

Cominciamo innanzitutto col differenziare le diverse tipologie di nomi, che possono essere:

  • Descrittivi, che illustrano i prodotti o i servizi offerti. Sono sì nomi intuitivi, ma lasciano poco spazio all’immaginazione.
  • Evocativi, che utilizzano suggestioni o metafore. Sono coinvolgenti, ma meno diretti.
  • Astratti, che non possiedono un significato preciso. Sono nomi di fantasia che derivano da parole inventate.
  • Lessicali, composti da onomatopee e allitterazioni. Spesso accostano un paio di parole dal suono simile.
  • Acronimi, cioè formati dalle iniziali di una serie di parole.
  • Geografici, che alludono o includono la provenienza dell’azienda. Si tratta spesso di brand a forte carattere nazionale.
  • Patronimici, che derivano dal cognome del fondatore.

Dunque, ora che abbiamo elencato come può essere un nome, vediamo invece come dovrebbe essere quello del tuo brand.

Quali sono le caratteristiche fondamentali che deve assolutamente avere per essere efficace?

Una tecnica utilizzata dai maggiori esperti mondiali del brand naming è quella “SMILE & SCRATCH“, che elenca 5 caratteristiche che un il tuo nome deve possedere (riassumibili nell’acronimo SMILE) e al contempo alcune da evitare (raggruppate invece nell’acronimo SCRATCH).

Come dev’essere il nome del tuo brand?

  • Suggestive: ossia evocativo e carismatico, con una forte personalità che trasmetta sicurezza al pubblico.
  • Meaningful: deve essere significativo per il target di riferimento, per poter comunicare in modo intuitivo di che cosa si occupa il brand.
  • Imagery: deve richiamare un’immagine alla mente. Il nome è l’essenza del brand e deve racchiudere e raccontare i suoi valori e la sua mission.
  • Legs: deve “avere le gambe”, ovvero dev’essere capace di oltrepassare le mode e durare nel tempo. Inoltre deve essere flessibile e capace di trovare un contatto con il tuo pubblico.
  • Emotional: deve emozionare, suscitando sensazioni positive e “good vibes”.

Come NON deve essere il nome del tuo brand?

  • Spelling-challenged: cioè difficile da scrivere. Meglio corto, semplice e facile da ricordare.
  • Copycat: dev’essere esclusivo, unico e distintivo, senza richiamare quello di altri brand o rischiare di confondersi con la concorrenza.
  • Restrictive: non dev’essere troppo specifico. È limitante e impedisce al tuo brand di espandersi.
  • Annoying: no ai nomi forzati o poco comprensibili.
  • Tame: il tuo nome deve suscitare emozioni, quindi non può essere piatto o poco comunicativo.
  • Curse of knowledge: (“la maledizione della conoscenza”) il nome deve essere allineato con l’immagine del brand, così da poter essere declinato nei vari scenari di comunicazione e promozione. Non per questo dev’essere “per addetti ai lavori” però! Non dare per scontato che tutti possano capire un determinato concetto o riferimento.
  • Hard to pronounce: non dev’essere difficile da pronunciare, possibilmente in tutte le lingue, per evitare difficoltà e incomprensioni.

Perfetto, ora sai tutto sulle tipologie di nomi e su come deve (e soprattutto non deve) essere il nome del tuo brand. Ora resta solo una cosa da fare: trovare il nome perfetto.
Sappi che pur non essendoci una formula infallibile, esistono delle best practices: una serie di fasi che possono rendere più semplice il processo di naming. Vediamole assieme!

La sfida del naming fondamentalmente si pone 3 obiettivi (identificare il marchio, richiamare l’attenzione del pubblico ed essere competitivi sul mercato) e si sviluppa in 3 macrofasi:

  • Analisi del mercato e della concorrenza, per valutare il settore e identificare i propri competitor.
  • Brainstorming, in cui – a partire dal contesto analizzato, è possibile scatenare la fantasia e dare via libera alle idee.
  • Scrematura, in cui si effettua la selezione tra le varie proposte.

Il brand naming non è un processo lineare: se durante la scrematura nessun nome risulta convincente è sempre possibile riprendere a fare brainstorming. Ricorda sempre che il nome del marchio è un asset, perciò può servire prendersi del tempo per trovare quello giusto.

Non sai come impostare il processo di brainstorming? Ecco 11 preziosi suggerimenti!

1. Ricerca, ricerca, ricerca!
È la base di partenza del naming: studia i competitor, immergiti nel materiale del settore, apprendi il linguaggio tecnico e lasciati ispirare dalle idee vincenti.
2. Studia l’origine delle parole
Punta sull’etimologia: cerca il significato originario dei termini e utilizzalo come spunto creativo.
3. Componi una mappa mentale
Metti nero su bianco tutte le tue idee, partendo dal centro del foglio il concetto chiave e diramando tutti i termini correlati che ti vengono in mente.
4. Non essere didascalico
Un nome che riassume esattamente di cosa si occupa l’azienda non è scorretto, ma rischia di essere poco originale e poco versatile. E soprattutto vincolante. Ragiona anche sul lungo periodo: e se in futuro l’azienda decidesse di proporre servizi diversi?
5. Dai i numeri!
Includere numeri o segni grafici può essere un ottimo spunto a livello grafico, ma tieni presente che non tutti i font comprendono certe tipologie di simboli.
6. Gioca con le lettere
Sposta, inverti, sostituisci, tronca o aggiungi le lettere per creare nuovi neologismi interessanti. Puoi anche fare delle crasi, unendo più parole e dando vita a termini originali.
7. Condividi…ma non troppo!
L’ispirazione può arrivare in ogni momento, e chiunque può aiutarti a stimolarla. Un punto di vista diverso o una critica positiva può aiutare tantissimo. Confrontati con altre persone, ma stai sempre attento a non farti rubare le idee!
8. Prova un generatore di nomi
Ancora niente? Perché non provare un programma che genera nomi aziendali automaticamente? Basta scrivere una parola chiave e il software fornirà dozzine di esempi che possono aiutarti a trovare il nome perfetto.
9. Rispetta il copyright (e il buon gusto)
Evita somiglianze con marchi già esistenti, ma anche espressioni che possono dare adito a facili ironie.
10. Verifica il dominio e la registrazione del marchio
Hai finalmente trovato un nome che ti convince? Ricordati assolutamente di controllare che il dominio corrispondente sia libero…o preparati ad acquistarlo! Stesso discorso per i nickname social!
11. Rivolgiti a un esperto
L’ispirazione proprio non si decide ad arrivare? Niente paura, ci siamo noi! Raccontaci le tue idee e affidati a noi, ti ascolteremo e lavoreremo insieme per trovare il nome ideale per la tua attività.

Ora tocca a te! Hai tutti gli strumenti e conosci tutti i trucchi per fare naming. È il momento di sfruttare i nostri consigli per trovare il nome perfetto per la tua attività. E ricorda, se hai qualche dubbio o se vuoi un feedback professionale e sincero lascia un commento o contattaci! Non vediamo l’ora di scoprire cos’hai ideato!

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