Un nuovo modo per navigare
Oggigiorno esistono vari e differenti modi per comunicare, diversi a seconda delle occasioni e situazioni e adatti ad ogni esigenza personale. In un’epoca in cui le telecomunicazioni sono indispensabili per gli esseri umani, si è sviluppata una gamma pressoché infinita di variazioni, vantaggi, offerte, promozioni che distinguono ogni gestore telefonico, per dare la possibilità di ricoprire tutti i bisogni del cliente. Una delle novità correnti, è l’installazione delle reti a fibra ottica, una tecnologia moderna per la trasmissione dei dati: si tratta di reti che trasmettono informazioni attraverso filamenti in fibra di vetro, questo permette maggior potenza del segnale e chiaramente una ricezione migliore, unita a maggiore velocità rispetto a quella trasmessa con i cavi in rame, più comunemente conosciuta come ADSL.
I gestori telefonici più importanti hanno il compito di riuscire a cogliere in anticipo su tutti gli altri le novità possibili a livello tecnologico, di modo che riescano ad attirare maggior clientela offrendo benefici e novità in precedenza rispetto ai rivali e cogliendo ciò che potrà essere la novità alla quale tutti si ispireranno.
Oggi, sul mercato ci sono operatori telefonici di cui spesso non si sa nemmeno l’esistenza: sul web è sempre tutto reperibile, ma sono nati veri e propri distributori ‘fisici’, società dedicate ai servizi internet, che si occupano di telecomunicazioni, con punti vendita autorizzati in cui il cliente può richiedere tutte le informazioni possibili, per poter conoscere ed usufruire dei vantaggi migliori. Un esempio può essere Deal Master distributori, in grado di offrire soluzioni personalizzate e professionali e per facilitare le transazioni tra produttore e consumatore finale.
La società di Deal Master fa parte dei rivenditori eolo, allacciandoci al discorso precedente sulla fibra come accelerazione della velocità di navigazione, Eolo propone un servizio di connessione adatto soprattutto a chi ha bisogno di navigare in rete rapidamente e senza intoppi grazie alla fibra ottica a massima velocità. Inoltre, per chi fosse interessato, Deal Master è continuamente alla ricerca agenti di commercio, quindi se ci fosse l’interesse a mettersi in gioco in questi nuovi mercati orientati alle soluzioni future, Deal Master offre una preziosa occasione. Attualmente tutti gli operatori telefonici d‘Italia propongono una connessione in fibra ottica per navigare velocemente e nel migliore dei modi in base alla zona in cui si risiede. E’ fondamentale comparare in anticipo tutti gli operatori in grado di fornire un servizio differente a seconda delle esigenze, per confrontare tutte le offerte in fibra ottica più convenienti e più economiche. I motivi per i quali la fibra ottica è migliore rispetto alla ADSL sono molteplici ma molto basilari, dato che un cavo in fibra riesce a trasmettere molto più velocemente i dati grazie alla sua leggerezza, elasticità e flessibilità e inoltre non corre il rischio di essere compromesso da disturbi elettrici.
La connessione a fibra può avvenire in due modi: il primo collegamento avviene quando le centrali di trasmissione della fibra ottica sono direttamente collegate alle abitazioni (FTTH ossia Fiber To The Home), questo è possibile quando ci si trova ad abitare ad esempio nelle zone più centrali delle città dove il flusso è maggiore data l’abbondante affluenza di collegamenti. L’altro tipo di connessione avviene nel caso in cui le abitazioni che necessitano di connettersi alla rete si trovino più lontane dalle centrali di trasmissione della fibra ottica ad esempio in periferia o in campagna (FTTC ossia Fiber To The Cabin): il cavo in fibra parte dalla centrale e arriva fino all’armadio stradale, una sorta di ripetitore, e da quest’ultimo poi partono collegamenti in rame che arrivano fino ai vari edifici per poi permettere di collegarsi alla rete. Questo tipo di collegamento fornisce un segnale meno potente e una velocità meno rapida rispetto al primo, ma comunque nettamente migliore all‘ ADSL.
Al momento tutte le principali linee telefoniche e gestori propongono offerte e piani tariffari con collegamenti attraverso fibre ottiche, per permettere agli utenti di navigare ad una velocità notevole, senza intoppi e a prezzi agevolati. I vantaggi della velocità della fibra permettono di utilizzare al meglio il web, navigando senza problemi di ricezione del segnale o di potenza, evitando lunghe attese nel caricamento delle pagine online, nei download, nella visione di video su YouTube o di video chiamate virtuali.
Ufficio Stampa Guest.it
Maria Chiara Turino
Conosciamo meglio il marketing cloud
Per una strategia digital di successo diventa sempre più importante poter fare affidamento su una piattaforma di marketing cloud. Essa permette di automatizzare per intero il processo di una campagna di web marketing, in modo tale che sia possibile rivolgersi agli utenti in maniera personalizzata e seguire il loro customer journey. Il fine ultimo è quello di lavorare su un aspetto delicato come quello della flessibilità tenendo conto dei dati che si ricavano di volta in volta.
Le piattaforme di marketing cloud
Le piattaforme di marketing cloud sono programmi che consentono di gestire e di automatizzare le diverse attività che fanno parte di una campagna di marketing. Una piattaforma può essere integrata con il CRM e offre, tra l’altro, la possibilità di segmentare: le attività, di conseguenza, possono essere personalizzate in funzione del target, mentre il rendimento della campagna viene incrementato e gli utenti possono essere guidati lungo il funnel. La creazione di un database di contatti, dunque, è il passo propedeutico per la sua segmentazione e, più in generale, per la sua gestione. Una piattaforma di marketing cloud, inoltre, consente di generare dei moduli di registrazione dinamici e delle pagine di atterraggio.
Cosa si può fare
Le opzioni messe a disposizione da un software di questo tipo sono molteplici, e molte di esse hanno a che fare con l’analisi dei dati. Questi ultimi vengono raccolti sia dai canali digitali che da quelli non digitali, e sono trattati in modo tale che possano essere utilizzati in tempo reale. Chi lo desidera ha l’opportunità di creare una single customer view caratterizzata da un livello di precisione e di chiarezza estremamente elevato. Come si è detto, uno dei punti di forza del marketing cloud è rappresentato dal monitoraggio del customer journey dei vari clienti e dall’analisi dello stesso. In più, è possibile registrare i diversi punti di contatto con il marchio: in questo modo l’azienda può reagire in modo tempestivo e, soprattutto, coerente a seconda delle azioni compiute dai contatti. Ciascuna interazione viene valorizzata come merita, dunque.
Le campagne di lead nurturing
Un altro dei motivi per i quali vale la pena di contare su una piattaforma di marketing cloud consiste nella possibilità di gestire le campagne di lead nurturing in modo automatico sui diversi canali aziendali. La messa a punto di comunicazioni one to one è indispensabile al giorno d’oggi, anche perché è proprio quello che gli utenti si attendono: ci si può dedicare, dunque, alla pianificazione di campagne di email marketing, tenendo presente che a seconda del target i messaggi dovranno essere personalizzati in maniera differente (e lo stesso dovrà essere fatto valutando i comportamenti dei contatti).
I vantaggi del marketing cloud
Una piattaforma di marketing cloud ha la capacità di interfacciarsi con il CRM in automatico; inoltre, mette a disposizione report e analisi riguardanti attività e dati, così che sia possibile aggiornare le proprie strategie in funzione dei risultati ottenuti e all’insegna della massima flessibilità. I processi risultano velocizzati, e ciò si traduce in un miglioramento delle performance aziendali.
Oltre a poter beneficiare di un risparmio considerevole sui costi di gestione, chi si affida a una piattaforma di marketing cloud può attuare una data strategy in linea con i risultati attesi. I bisogni degli utenti al giorno d’oggi non devono solo essere conosciuti, ma vanno addirittura anticipati: affinché ciò sia possibile è bene imparare a interpretare i loro gusti e le loro necessità, così che attorno a loro sia più semplice costruire un’esperienza basata su comunicazioni personalizzate, e quindi in grado di coinvolgerli. Solo così si può arrivare a una crescita dei profitti e delle conversioni.
E’ ora di cambiare logo?
Introduzione al rebranding aziendale
Oggi scopriamo insieme a Logonline se è giunta l’ora di rinfrescare la tua immagine aziendale.
Molte aziende affrontano il rebranding parziale o totale per svariati motivi. A volte si è tratta di un cambiamento radicale come quello del pittogramma o dello stemma, altre di semplici variazioni di colore o di font con intenti specifici.
Spesso purtroppo i risultati non sono all’altezza delle aspettative, ne vedremo alcuni.
Ma cosa spinge aziende storiche e con una brand awareness consolidata a prendere questa decisione?
Normalmente si tratta di un adeguamento conseguente ad un cambiamento di mission o target, oppure per estensioni di linea, altre volte alla ricerca di un coinvolgimento più ampio del pubblico di riferimento.
Spesso è necessario semplicemente un restyling dettato dal passare del tempo, con il semplice obiettivo di rendere l’immagine aziendale più attuale e contemporanea. Pensiamo, ad esempio, ad un’azienda a conduzione familiare che inizi l’attività con il logo disegnato a mano dal proprietario.
Facile immaginare che si troverà con un pubblico di Millenials che non si identificano in uno stemma anni ’50. Un’evoluzione simile la ha interessato, ad esempio, lo stemma della Juventus che ha subito diversi aggiornamenti dal lontano 1905.
Anche se per l’immagine coordinata aziendale è altamente sconsigliabile seguire le mode è altresì vero che il gusto e lo stile seguono inevitabili ed importanti evoluzioni che su loghi datati mostrano tutti i segni del tempo e si rischia di inficiare il riconoscimento da parte del pubblico di riferimento.
Fra le aziende storiche e i colossi di fama mondiale che hanno avvertito questa esigenza, anche più volte nel corso della loro storia, troviamo Apple, Airbnb, Windows, Google, Pepsi, Ikea, Tim, solo per citarne alcune.
Come già accennato, non sempre la corsa verso il nuovo si è rivelata vincente ed in alcuni casi si sono effettuate delle vere e proprie clamorose inversioni di rotta, a seguito di critiche da parte degli addetti ai lavori o di rimostranze da parte di clienti indispettiti.
In alcuni casi infatti, nonostante i grossi investimenti in termini di tempo e denaro, i risultati sono stati altamente discutibili, a volte il fallimento è stato il risultato di eccessive o inutili semplificazioni, altre volte, al contrario, di superflue linee o sfumature tali da complicare la lettura del logo stesso, come è avvenuto per Mastercard in tempi recenti.
In qualche caso più raro le variazioni hanno coinvolto non solo il logo ma anche il naming, con importanti e negative ripercussioni sulla percezione del cliente/utente: si tratta di casi di rebranding totali dall’esito infelice.
Non è il caso – particolarissimo – di Ikea che ha visto un semplice cambio di font per la segnaletica interna scatenare le rimostranze dei clienti, spaesati dal cambiamento.
Diverso ancora il caso di rebranding di McDonald’s, nato a seguito di un cambio sostanziale di rotta della politica aziendale: l’introduzione del fondo verde in Europa ha segnato visivamente l’introduzione di più frutta e verdura nel suo menù, in risposta alle critiche di un’eccessiva proposta di junk food.
L’intento aziendale in questo caso era palese: trasformare la percezione del brand in ottica di fiducia e rispetto attraverso il cambio colore.
Insomma si tratta di un tema delicato che va compreso fino in fondo facendo una giusta media fra le motivazioni iniziali ed il risultato finale. Per operazioni così complesse che coinvolgono aziende di un certo calibro e la necessità di trasmettere cambiamenti di valori o filosofia aziendale è sempre bene partire da un brief e non dal gusto personale, come purtroppo spesso accade.
Tutte le ragioni per scegliere una web agency
La creazione di siti web è solo una delle tante attività di cui si occupano le web agency, che aiutano le aziende ad aumentare la propria visibilità e a farsi conoscere in Rete. Il compito dei professionisti attivi in questo settore è quello di accrescere il traffico diretto ai siti di cui si occupano, con l’obiettivo ultimo di attirare l’attenzione del target di riferimento a cui si mira. Il tutto rientra nell’ambito di una ben precisa strategia di marketing, che deve essere pianificata con la massima attenzione alla ricerca della funzionalità e del successo.
La strategia digitale
Nel momento in cui ci si rivolge a una web agency a Parma o in qualsiasi altra città italiana, si ha la possibilità di beneficiare dei risultati di una strategia digitale strutturata. In assenza di un piano ben indirizzato, è molto difficile riuscire a farsi notare rispetto alla concorrenza ed emergere nel mare magnum della Rete. Un’agenzia mette a disposizione un vasto assortimento di professionalità, con competenze specifiche, dal momento che il lavoro necessario per la definizione di un’identità su Internet tocca molteplici aspetti, dall’ottimizzazione per i motori di ricerca alla grafica, dalla stesura di testi di qualità alla programmazione. Tutte queste attività devono rientrare sotto l’ombrello di una strategia unica, in modo tale che possano essere coordinate e contribuiscano a far crescere online il brand che deve essere promosso.
L’ottimizzazione per i motori di ricerca
Se ne accennava in precedenza, ma i non addetti ai lavori potrebbero non sapere di che cosa si parla quando si fa riferimento all’ottimizzazione per i motori di ricerca. Questa pratica, conosciuta anche come SEO – che è l’acronimo di Search Engine Optimization -, consiste nell’insieme di tecniche e di metodi adottati per migliorare la visibilità di un certo progetto sui motori di ricerca. In realtà al giorno d’oggi non ha quasi più senso parlare di motori di ricerca al plurale, nel senso che Google ha pressoché fagocitato i suoi avversari diretti, vale a dire Yahoo! e Bing. L’ottimizzazione serve a garantire a un sito un posizionamento ottimale tra i risultati di ricerca che compaiono agli utenti di Google in relazione a specifiche parole chiave. Il compito di una web agency è proprio quello di individuare e dare attuazione alla strategia SEO che è necessario utilizzare per conquistare l’attenzione del target scelto.
L’estetica di un sito web
Non bisogna mai sottovalutare l’aspetto estetico di un sito web, che ovviamente ha a che fare con i suoi elementi grafici. Questi ultimi, a loro volta, incidono anche sull’usabilità del sito: per esempio, se sono troppo pesanti fanno sì che le pagine web ci mettano un sacco di tempo a caricare, il che induce la maggior parte dei visitatori ad allontanarsi e a non tornare più su quel sito. All’interno di una web agency, le principali responsabilità in questo ambito spettano al web designer, che ha il compito di individuare, coordinandosi con il cliente, l’aspetto grafico più adatto al business che si intende favorire. Eleganza e funzionalità devono viaggiare di pari passo, perché l’interesse degli internauti viene acceso anche con un aspetto visivo originale.
Il valore dei contenuti
Una volta che ci si è occupati della forma, arriva il momento di concentrarsi sui contenuti, perché un sito bello e leggero serve a poco se non fornisce informazioni rilevanti e pertinenti a chi lo naviga. Nel caso in cui venga previsto un blog aziendale affiancato al sito, viene stilato un calendario editoriale. Ma i professionisti di una web agency decidono anche in che modo devono essere impostati gli articoli, la cui stesura viene affidata a web writer che conoscono tutti i segreti della scrittura su Internet, anche in ottica SEO, con la giusta formattazione e le necessarie parole chiave.
Si può guadagnare con un blog?
Provare a guadagnare con un blog potrebbe apparire una scelta old style, ma questo non vuol dire che si tratti di una missione impossibile: naturalmente, c’è bisogno di specifici accorgimenti per riuscire a raggiungere questo obiettivo. Una delle prime armi di cui ci si può servire a tale scopo è quella della pubblicità, che deve essere scelta con la massima attenzione. Le forme di sponsorizzazione a cui si può fare riferimento sono numerose, ma specialmente nel corso degli ultimi anni i publisher hanno dimostrato di apprezzare in misura significativa il content marketing e il native advertising. Meritano di non essere sottovalutati, in ogni caso, due grandi classici come i programmi di affiliazione e – soprattutto – i banner pubblicitari, sia che si tratti di AdSense, sia che provengano da concessionarie differenti.
I contenuti di qualità
Certo è che una delle strade che si devono percorrere per monetizzare un blog conduce alla qualità dei contenuti che vi vengono pubblicati. Solo se i post sono pertinenti e realmente interessanti per gli utenti si ha l’opportunità di accrescere le proprie probabilità di guadagno e di rendere fruttuosa l’attività di business a cui ci si sta dedicando. Certo, soprattutto nei primi tempi sarebbe un errore pensare al blog come alla propria fonte di reddito primaria, ma lavorando bene non si può escludere che ciò si verifichi dopo un po’. Ma in che cosa consiste la qualità degli articoli? In primis essi devono essere corretti sul piano grammaticale, ma è ovvio che l’aspetto formale passi in secondo piano se non viene supportato da contenuti adeguati. Occorre, dunque, fornire informazioni utili e concrete, ovviamente veritiere e non copiate da altri siti.
La SEO per i blog
Con l’aiuto di sos-wp.it si può pianificare una strategia SEO per il proprio blog, tale da garantire una efficace ottimizzazione per i motori di ricerca. La Search Engine Optimization è un’alleata di cui non si può fare a meno se si ha in mente di ottenere del denaro attraverso un blog. Ciò vuol dire che bisogna mettere a punto contenuti originali che catturino l’attenzione dei motori di ricerca in modo tale che essi li possano indicizzare. Non è detto che si sia sempre esperti su questo argomento, ed è per questo che è consigliabile affidarsi a professionisti del settore, anche perché la SEO è una realtà in costante evoluzione: non ci si può affidare all’improvvisazione o al caso, perché il rischio è quello di avere a che fare con risultati opposti rispetto a quelli auspicati.
Scegliere la nicchia
La scelta della nicchia di riferimento, e cioè del target di pubblico di cui si desidera catturare l’attenzione, è uno degli aspetti più importanti in questo percorso finalizzato alla monetizzazione. In pratica, è essenziale capire a quale pubblico ci si vuole rivolgere, anche per adattare di conseguenza le tematiche che verranno affrontate e lo stile di scrittura che dovrà essere impiegato. Che si tratti di un blog di viaggi, di moda, di calcio, di cucina, di design o di qualsiasi altro argomento, è bene avere in mente un focus su cui concentrarsi, una tipologia di platea da accontentare e con cui stabilire una relazione basata su interazioni ripetute nel tempo.
Un lavoro impegnativo
Come si può intuire da ciò che si è detto fino a questo momento, il lavoro che porta un blog a generare guadagni è lungo e impegnativo: sarebbe improprio attendersi dei risultati nel breve termine, mentre ha molto più senso ragionare su una prospettiva di più ampio raggio, tenendo presente che il mondo di Internet cambia in continuazione e non ci si può mai adagiare sugli allori anche dopo aver ottenuto risultati positivi.
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