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Cresce l’utilizzo degli #hashtag su Facebook.

Oltre all’aumento degli investimenti, da parte degli utenti, in pubblicità sponsorizzata, come vi raccontavamo qualche giorno fa, Facebook registra anche una crescita nell’uso degli hashtag.
Lo ha certificato una ricerca di Social Bakers, che ha stimato una crescita del +17% di post pubblicati da profili e pagine contiene un hashtag, su un totale di oltre 12.500 profili Facebook.
Sembra quindi che gli hashtag stiano pian piano conquistando un ruolo centrale nel social marketing.

Si fa presto a dire hashtag.
Instagram è la piattaforma sulla quale gli hashtag vengono più utilizzati: in media, il 29% dei casi presi in esame, ne inserisce da 3 a 5. Il 10% ne utilizza più di 10.

Come utilizzarli?
I consigli sono pochi, ma da tenere bene a mente:
– Quali hashtag usano gli influencer?
Fate una ricerca su come gli influencer del settore che vi interessa utilizzano gli hashtag. Può essere un buon punto di partenza dal quale partire.

– Considera gli hashtag correlati.
Esiste uno strumento utile (e soprattutto gratuito) di cui potete avvalervi per cercare hashtag simili a quello che avete scelto per il vostro post. Si chiama Hashtagify.me.
Analizzerà: tag correlati, top influencer relativi, popolarità e andamento del tag negli ultimi mesi.

– Scegliete hashtag univoci:
Si deve fare attenzione, quando si sceglie un tag, che non sia già stato usato da qualcun altro, magari con uno scopo diverso. Un controllo preventivo vi eviterà potenziali fail.

Post organici di Facebook sempre meno visibili. Che fare?

Ne abbiamo parlato in passato e sicuramente, se gestite una pagina business su Facebook, ve ne sarete già accorti. I post organici hanno sempre meno visualizzazioni.

Infatti, verso la fine del 2013, Facebook ha rilasciato un aggiornamento per il News Feed in base al quale i post organici pubblicati dalle pagine avrebbero avuto visibilità sempre minore. Al contrario di quelli sponsorizzati, legati al circuito pubblicitario del social network.

Secondo uno studio realizzato da EdgeRank Checker, pubblicato da eMarketer, l’origine di questa minore visibilità sarebbe ancora più profondo. Risalirebbe infatti al periodo che va da Febbraio a Marzo 2012, quando si è riscontrato un vero e proprio dimezzamento della portata dei post organici.

Che fare?

Ormai è impossibile pensare di gestire una pagine senza destinare un budget alla pubblicazione di post sponsorizzati.
La politica di Facebook ormai è chiara: aumentare in modo considerevole i guadagni provenienti dalla piattaforma social.

Per contrastare il calo organico esistono strategie che un brand marketer può mettere in atto:

– postare più spesso: secondo uno studio Wisemetrics, postare di più porta a un aumento sostanziale della visibilità organica, anche se la seconda pubblicazione solitamente va a sovrapporsi alla portata della prima del 30%, ovvero il 70% dei fan che vede il secondo post non vedrà anche primo

– incoraggiare la condivisione: una volta che un utente condivide il suo contenuto, Facebook lo riconosce come individuo e non come marchio. Dunque, la condivisione aiuta i brand ad aumentare il ranking nei feed dei fan

– monitorare e misurare: per capire quali tipi di contenuto hanno più successo, con quale frequenza è meglio pubblicare i post, quali attività retribuite stanno influenzando il proprio ranking e così via.

Finalmente online il nuovo Toplook.it, realizzato da GUEST.it.

Fino a qualche anno fa non avreste potuto leggere notizie su Twitter, né guardare le ultime tendenze della moda maschile a Pitti Uomo, su Facebook.
Né scaricare il nuovo numero della vostra rivista preferita per sapere chi c’è in copertina.
Non avreste guardato video su Youtube. Né commentato foto su Instagram.
Nonostante se ne faccia un continuo parlare, riviste e giornali non spariranno. Almeno finché ci sarà chi riuscirà a mostrare un mondo appassionante.
Poco importa poi, se questo mondo viene fatto su carta o tablet. Resistere al cambiamento è controproducente. Molto meglio cercare di sfruttarne tutte le opportunità, per sperimentare idee nuove e abbandonare le vecchie abitudini.
Ormai è cosa certa: il futuro delle riviste è il web.

Così Top Look associa, alla rivista cartacea, anche la nuova versione online. Ancora più internazionale, grazie alla presenza della versione russa e inglese, più social, con una presenza forte su Facebook, Google Plus, Instagram e tutte le altre piattaforme e ricco di contenuti.

Grazie alla sinergia nata con la web agency riccionese GUEST.it, è nato questo nuovo progetto web.
Il sito Toplook.it è elegante e facile da consultare, anche da mobile e tablet.

Il nuovo Toplook.it favorisce il dibattito e le conversazioni. Potrete parlare di tutto quello che riguarda l’eccellenza: in cucina, al volante, sulle passerelle, in casa e in giro per il mondo, sui social network:
Facebook, Twitter, Google Plus, Instagram e Pinterest.

La web agency Riccione, GUEST.it srl realizza siti web per qualsiasi esigenza. Uno staff di esperti vi seguirà nello sviluppo del business, per assicurarvi fin da subito assistenza e un piano marketing efficace.

Se desiderate saperne di più sui nostri servizi, chiamate un nostro consulente allo 0541.649292, scrivete a commerciale@guest.it oppure chiedete un appuntamento presso la nostra sede in via Giulio Cesare 25 a Riccione.

Come creare contenuti per chi gestisce un hotel.

Se il sito web è il tuo hotel, i social media sono le strade che percorri una volta uscito dall’albergo, appunto. Sono cioè i luoghi della diffusione delle tue informazioni, proposte, offerte speciali, eventi. Una volta che hai elaborato dei contenuti devi essere pronto a condividerli con un target preciso. Per non perdere di vista i tuoi obiettivi, puoi seguire questi piccoli suggerimenti.
Chi gestisce un hotel, non può ignorare Google Alert, un sistema gratuito per ricevere via mail tutte le informazioni relative ad un oggetto, ad esempio una città. Così, se imposto la chiave “Riccione”, riceverò informazioni sugli eventi, le manifestazioni, le mostre d’arte, i concerti, gli appuntamenti che accadono in questa città.
Oltre a questo strumento, puoi selezionare un elenco di magazine online sul turismo, blog tematici e siti web che possono fornirti materiale utile a creare contenuti. Lo puoi fare semplicemente impostando un lettore RSS Feed.
Anche durante i normali giorni lavorativi, puoi raccogliere foto e video per raccontare cosa succede in città, puoi utilizzare anche quelli di altri soggetti: bagnini, ristoratori, chi programma escursioni, chi organizza eventi sportivi. Mano a mano che crei contenuti audiovisivi inseriscili in una cartella su Dropbox in modo da condividerli facilmente.
Se hai un profilo Facebook, trasformalo in pagina aziendale, in questo modo i tuoi amici diventeranno fan della pagina ed è molto più semplice far veicolare la pagina stessa. Altrimenti per non avere neppure una perdita in termini numerici di utenti, si può decidere di mantenere il profilo e creare ex novo una pagina aziendale, suggerendo ai propri amici di cliccare mi piace sulla tua nuova vetrina su Facebook e creare un url personalizzato.
Pubblica album foto, tab personalizzate e promuovi sconti attraverso coupon da stampare, senza mai perdere di vista che i social assolvono la funzione di comunicatori e non di canali di vendita.
Nel prossimo articolo, troverai altri utili suggerimenti legati all’utilizzo di Tripadvisor, Pinterest e altri social media.

Visibilità su Facebook.

Molti se ne saranno già accorti, le pagine Facebook, molto utilizzate anche dai Brand per comunicare con il pubblico, ottengono sempre meno fan e i post pubblicati sono visti da un numero sempre minore di persone.

Perché?
La risposta è semplice. Perché in tutto il mondo, così come in Italia, è aumentato il numero di persone che utilizzano Facebook. Ognuno di questi utenti pubblica post e foto, potenzialmente interessanti per ogni singolo utente. Il tempo a disposizione però è sempre lo stesso, così come la nostra attenzione. Il risultato è che sono sempre di più le foto dei nostri amici, gli articoli e i post pubblicati che concorrono per la nostra attenzione.
Facebook ha iniziato così a selezionare per noi alcuni post che, in base alle informazioni ricevute, rileva come più interessanti. Allo stesso modo, seleziona per noi i post dei brand.

Immagine da: iljournal.it

Immagine da: iljournal.it

Conseguenze.
Questo nuovo approccio ha fatto sì che tutti quei brand che non hanno una strategia omogenea o non possono vantare un pubblico ben definito, hanno visto una considerevole diminuzione della propria visibilità. Al contrario, chi aveva pianificato una strategia coerente ha distanziato in modo forte gli altri brand concorrenti.

Immagine da: catepol.net

Immagine da: catepol.net

Soluzione.
I brand che vogliono avere più visibilità e partecipare a conversazioni con più persone devono favorire l’ingresso di persone interessate a quei temi. In una parola: privilegiare un approccio qualitativo e non inviare chiunque.

In poche parole:
– analizzate le statistiche: in particolare la portata dei post, il vostro pubblico, quali contenuti preferiscono tra post, immagini e link. E poi ancora, in quale orario sono connessi.
– portate i post fuori da Facebook: potrebbe essere un’idea. Se avete un sito web o un blog, provate a portare traffico da lì. Esistono diversi plugin che integreranno in box con post e pubblicazioni.

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