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Social Commerce: lo shopping online diventa interattivo

Internet è un meccanismo che muta continuamente: ogni giorno ci vengono proposti cambiamenti e news che interessano tutti i rami del Web 2.0.

Una delle più recenti innovazioni è il Social Commerce, l’evoluzione del commercio online, una realtà già affermata da diverso tempo.
Si tratta di uno strumento che consente di acquistare prodotti in rete attraverso quei canali dedicati all’interazione tra utenti: stiamo parlando dei social media, i cui tecnici negli ultimi tempi hanno dedicato molto tempo e risorse per l’introduzione di apparati per la compravendita.

In questi giorni, per esempio, sono Facebook e Twitter a proporre delle novità: in linea con l’idea del Social Commerce stanno lavorando per implementare sistemi di pagamento che consentano di fare acquisti senza uscire dalla rete dei due social.

Facebook sta testando il nuovissimo bottone “Compra”, riservato per il momento esclusivamente a piccole e medie imprese americane.
Questo elemento andrà inserito all’interno di post o inserzioni sponsorizzate e svolgerà la stessa funzione della “call to action” che troviamo nelle landing page: cliccandoci si avvierà il processo di acquisto, senza mai uscire dalle pagine del social.
Diverse polemiche riguardo il tema della privacy sono già nate, ma l’utenza è stata subito rassicurata: Facebook non condividerà i dati privati degli acquirenti che potranno decidere di salvare o meno le impostazioni relative ai pagamenti.

D’altra parte anche Twitter si sta dando da fare: è stata da poco acquisita CardSpring, una piattaforma per la creazione di app che permettono di progettare varie strutture e forme di pagamento in rete.

Sicuramente a breve ne sentiremo delle belle: particolare attenzione a questo tipo di tecnologie la dovrebbero prestare le aziende.
C’è ancora diverso scetticismo diffuso infatti riguardo questo argomento, anche se ormai è evidente che il commercio via web offre la possibilità di aumentare i profitti in maniera esponenziale.

Nuovo sito per Web4Web.it, l’hosting low cost italiano.

Web4Web.it, il portale che propone i migliori servizi di hosting low cost in Italia, ha rinnovato la veste grafica del sito, creando una struttura più intuitiva, semplice ed immediata: dalla home page è possibile da subito conoscere tutti i servizi e le offerte proposte.

Si arricchisce anche il blog con l’inserimento settimanale di contenuti Tutorial che possono dare indicazioni su come gestire al meglio il proprio progetto web, dalla ideazione alla pubblicazione.

La creazione del nuovo portale nasce dal desiderio di esporre i propri servizi in maniera chiara con l’opportunità di selezionare le migliori proposte di hosting low cost, Hosting semi-dedicato e/o registrazione domini.

Il nuovo sito è stato curato dall’agenzia web Guest.it, che ha saputo interpretare il messaggio di Web4Web.it: creare un portale semplice e innovativo, in grado di presentare ai clienti un’ampia gamma di prodotti e vantaggiose offerte.

Vi invitiamo a visitare il nuovo www.web4web.it e a seguirci sui social: Facebook, Twitter e LinkedIn.

Il record di articoli scritti su Wikipedia appartiene alla Svezia.

Tutti noi abbiamo consultato milioni di volte Wikipedia, l’enciclopedia più conosciuta al mondo accessibile a chiunque navighi in rete.
Alcuni si saranno perfino cimentati nella stesura di contenuti da pubblicare sul celebre sito per amore del sapere altrui e per aiutare ad arricchire sempre più il patrimonio culturale a disposizione di tutti.
Se vi è piaciuto farlo una volta magari avete continuato a produrre materiale ancora e ancora: quanti articoli avete scritto?
Tanti?
Mai quanto lo svedese Sverker Johansson che vanta la bellezza di 2,7 milioni di testi prodotti di proprio pugno (8,5% dell’enciclopedia), o quasi: e si perché ad aiutarlo c’era Lsjbot, un programma creato per scrivere al suo posto.
In realtà l’idea di utilizzare un bot per la stesura di articoli non è nuova: l’Associated Press, per esempio, è una delle numerosissime agenzie di stampa che intende utilizzare i robot per elaborare i propri articoli, come già accade per le notizie su finanza e statistiche sportive.
Perfino su Wikipedia il 50% delle modifiche è effettuato da bot.


Non è una vera e propria novità perciò quella introdotta da Johansson che ha saputo riconoscere l’efficienza di un sistema robotizzato per diffondere notizie.
Tuttavia, non son sono poche le critiche da parte della community: una parte dell’utenza infatti è contraria a metodi di informazione automatizzati che non riconoscono il giusto contributo umano alla conoscenza.
C’è da dire, però, che la scelta dello svedese non è propriamente priva di intelligenza umana dato che è stato in grado di istruire Lsjbot facendo in modo che sfrutti database affidabili.
Qual è la giornata tipo del bot di Johansson?
Nel migliore dei casi può scrivere fino a 10 mila articoli in svedese e filippino (lingua madre della moglie dell’autore).
Certo si tratta di testi a contenuto per lo più statistico, ben lontano dai racconti e articoli approfonditi scritti da un essere umano; è perciò uno strumento molto più adatto ed efficiente per argomenti che riguardano la chimica, l’astronomia e la geografia.

Ecco cosa ha dichiarato Johansson riguardo al Lsjbot:

“Su Wikipedia Svezia ci sono più di 150 articoli a proposito di personaggi del “Signore degli Anelli” e meno di 10 su persone collegate alle guerra del Vietnam. Non ho nulla contro Tolkien e ho anche io più familiarità con la battaglia contro Sauron che con l’offensiva del Tet, ma è davvero un’enciclopedia equilibrata? (…) Wikipedia ha anche bisogno di scrittori per descrivere sentimenti, di qualità letteraria, quel genere di cose che il mio bot non sarà mai in grado di fare”.

Un’osservazione logica, dettata dal desiderio di difendere la propria “creatura”.
Cosa ne pensate?

Online il sito web albergoastra.it

Comincia la bella stagione e Astra apre le porte del suo albergo anche online.
L’hotel si trova in pieno centro a Cattolica, una delle mete più gettonate della Riviera.
A pochi passi dalla spiaggia e dai più famosi parchi tematici della Romagna, renderà la vostra vacanza indimenticabile grazie ai numerosi servizi a disposizione della clientela.
Consultare le offerte e trovare tutte le informazioni necessarie per trascorrere un piacevole soggiorno all’Albergo Astra sarà una passeggiata sul nuovo e coloratissimo sito web: una piattaforma in cui la navigazione è semplice e intuitiva e i contenuti sintetici ma esaustivi.
Serviranno pochi minuti per prenotare direttamente online, compilando i moduli appositi.


Una realizzazione affidata alle mani esperte dello staff Guest.it, web agency e Internet Service Provider di Riccione con server farm di proprietà. Un team composto da programmatori, grafici, copywriter e addetti al marketing pronti a mettersi a vostra disposizione per migliorare il vostro business.
Se anche voi volete creare un sito web con contenuti di qualità e curarne il posizionamento contattate la nostra sede per email a commerciale@guest.it o telefonando al 0541 649292.

Top ten di frasi da non dire a un Graphic Designer.

Internet non esiste solo grazie a specialisti di marketing e comunicazione, di programmatori e ingegneri.
Spesso non ce ne rendiamo conto ma dietro ogni progetto web, mani abili e creative danno libero sfogo alla fantasia donando a siti e portali l’aspetto curato che siamo abituati a vedere: stiamo parlando del lavoro dei graphic designer.
Una figura professionale spesso sottovalutata che interviene ogni qualvolta abbiamo bisogno di migliorare la nostra immagine sul web e a cui ci rivolgiamo per l’aspetto estetico dei nostri progetti.
Il problema è il “come” ci rivolgiamo appunto…
Avete idea di quante richieste e domande assurde facciamo ai nostri grafici? No?
Una top ten creata da Luca Masini potrà illuminarvi.

Immagine da: tiragraffi.it

Immagine da: tiragraffi.it

1- Ma come in bassa risoluzione? Nel monitor la vedo bene.
La risoluzione di una foto, un’immagine o un logo è ancora un mistero per molte persone: capire che il monitor non necessariamente vi mostra un elemento in grandezza reale, sembra essere ancora difficoltoso.
Del resto tante invenzioni nella storia dell’uomo hanno richiesto diverso tempo per essere comprese e integrate nella quotidianità…

2- Dai… Tanto ci metti un minuto a farlo.
Certo un grafico è piuttosto abile a manipolare le immagini, ma ciò non significa che richieda poco tempo.
Bisogna saper valutare: se chiedete una piccola modifica su un progetto probabilmente i vostri desideri saranno esauditi istantaneamente (o quasi…); se invece vi rivolgete a un esperto con l’idea di stravolgere tutto il lavoro svolto fino a quel momento, forse non è il caso di scherzare sulle tempistiche…

3- L’importante è che sia qualcosa di impatto.
In realtà, non si ha mai la certezza di cosa voglia dire una frase di questo tipo, sia per il cliente che per il graphic designer.
Il primo non ha un’idea precisa di quello che vuole e il secondo il più delle volte sorride e annuisce senza sapere come interpretare indicazioni simili.
Se vi fermate a riflettere però, interpretarlo con un incoraggiamento a fare un buon lavoro può essere la soluzione giusta.

4- Mi sembra un po’ vuoto prova ad ingrandire tutto.
Ci risiamo… Avete presente “l’horror vacui”? Letteralmente significa paura del vuoto.
Molti stili appartenenti a periodi storici diversi sono caratterizzati dall’uso eccessivo di elementi in campo architettonico, pittorico e scultoreo. L’arredo di età vittoriana è un esempio lampante.
E’ un tema ricorrente in ambito artistico: evidentemente è arrivato fino ai nostri giorni.

immagine da: renaya.com

immagine da: renaya.com

5- Ti ho mandato il logo. E’ in formato Word, va bene?
No! Non va bene! Se il marchio di un azienda è un’immagine perché inviarlo con un programma pensato per editare testi?

6- Poi oh… Fai te, mi fido.
Le ultime parole famose. Felice di avere carta bianca, il grafico si dedica anima e corpo al progetto, decidendo di esprimere tutta la sua creatività.
Trascorre le ore a elaborare ogni minimo dettaglio, a rendere tutto perfetto, finché fiero del suo lavoro è finalmente pronto per mostrare la sua opera al cliente che, certamente, non rimarrà deluso.
E poi ecco la sua faccia perplessa. Qualcosa non lo convince, se ne parla e…il capolavoro viene stravolto o nel peggiore dei casi dev’essere rifatto da capo.

7- Mmm… Ma si leggerà? Scriviamolo più grande.
Le proporzioni non sono mai una cosa semplice da gestire, ma spesso l’unico modo per essere convinti di aver sbagliato qualcosa è vederlo con i propri occhi.
Ecco perché molto spesso i grafici vi accontentano senza proteste: in questo modo hanno l’occasione per sbattervi in faccia le assurdità che gli sono state proposte.

8- Poi oh… Sei te il grafico, lo sai te.
Non è del tutto un’affermazione sbagliata: per ciò che riguarda la parte più tecnica della realizzazione di un progetto, il grafico è indubbiamente la persona con più competenze; ma del resto ci sono tanti fattori che incidono sul processo creativo; per esempio la storia dell’azienda, i suoi valori, le sue caratteristiche e, perché no, anche determinati gusti estetici che l’hanno portata ad essere conosciuta per l’uso frequente di determinati canoni artistici.
Lavorare insieme, confrontare le idee reciprocamente, unire le forze, porterà certamente a risultati più soddisfacenti per entrambe le parti.

9- Una cosa estiva… Colorata.
Quando si parla di grafica molte persone tendono a usare impropriamente la parola “estate” per dire che in realtà vorrebbero vedere qualcosa di fantasioso e sgargiante…

10- Mettici il logo, prendilo dalla mia pagina Facebook.
In questo caso ci sono due possibilità: si cerca la pagina Facebook, si trova il logo ma è minuscolo e si ripropone il problema della risoluzione; oppure si arriva al social network e il marchio dell’azienda si presenta in numerosi colori e varianti: quale sarà quella giusta?

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